{"id":1194,"date":"2022-03-15T15:01:15","date_gmt":"2022-03-15T14:01:15","guid":{"rendered":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/?page_id=1194"},"modified":"2022-03-17T14:24:26","modified_gmt":"2022-03-17T13:24:26","slug":"dietrolequinte","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/dietrolequinte\/","title":{"rendered":"Dietro le quinte"},"content":{"rendered":"
[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” css=”.vc_custom_1647508353463{background-image: url(https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-content\/uploads\/sites\/13\/2022\/03\/BassaRoccaNotturna1500x.jpg?id=1372) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}” z_index=”” el_class=”fullwidth-box” background_image=”985″][vc_column][vc_empty_space height=”64px” el_class=”header-image-space”][vc_column_text]<\/p>\n
[\/vc_column_text][vc_empty_space height=”24px”][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_class=”inline-menu” z_index=””][vc_column][vc_raw_html]JTVCbWVudSUyMG5hbWUlM0QlMjJNYWluTWVudSUyMiU1RA==[\/vc_raw_html][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=”” el_class=”accordion-indice-articoli”][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_empty_space]
[\/vc_column_text] <\/div>\n<\/div><\/div>[vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][vc_separator type=”normal”][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_id=”Il-tracollo-del-Monte” z_index=””][vc_column][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n
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[\/vc_column_text][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_empty_space][vc_column_text]Dal 2012 al 2016 il Monte dei Paschi \u00e8 l\u2019epicentro di scosse telluriche finanziarie, giudiziarie e giornalistiche<\/strong>. Una catena ininterrotta di eventi, colpi di scena, inchieste, aumenti di capitale, interventi della Banca d\u2019Italia e della Bce, cambi al vertice. Sono anni che vanno riassunti in pillole.<\/p>\n <\/p>\n A cominciare dalle parole pronunciate dal presidente Giuseppe Mussari ad aprile 2012 prima di lasciare la presidenza del Monte. Bankitalia aveva preteso \u00abdiscontinuit\u00e0 nella governance\u00bb, il bilancio 2011 si era chiuso con la perdita monstre di 4 miliardi 685 milioni 274.102 euro. \u00abQuesto non \u00e8 il mio lavoro, e non voglio confonderlo con la professione: torner\u00f2 a fare l\u2019avvocato, che poi \u00e8 quello che so fare\u00bb disse Mussari. Che per\u00f2 fu confermato alla presidenza dell\u2019Abi, fino alle clamorose dimissioni a inizio 2013 per lo scandalo derivati. \u00abNon era il tuo mestiere, ma era il nostro\u00bb, fu la risposta sferzante in uno striscione sventolato dai dipendenti del Monte dei Paschi.<\/p>\n <\/p>\n Le vite parallele della Banca, bilanci in profondo rosso e immagine scintillante all\u2019esterno<\/strong>, con Mussari nella rosa dei papabili come potenziale ministro dell\u2019economia, presidente dello Ior e confermato all\u2019Abi nonostante non fosse pi\u00f9 presidente, non potevano durare.[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”1282″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]A maggio 2012 il bambino che grida “il re \u00e8 nudo” \u00e8 Milena Gabanelli con Report.<\/span> “Il Monte dei Fiaschi” \u00e8 il titolo del reportage di Mondani.<\/b> Un ritratto devastante per il Monte, l\u2019annuncio dell\u2019inchiesta aperta dalla procura di Siena per l\u2019acquisto di Antonveneta, gli autogol mediatici dei protagonisti nelle interviste. Il 2012 \u00e8 il primo anno della gestione Profumo-Viola.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Il 10 ottobre l\u2019ad Fabrizio Viola racconta di aver scoperto in una cassaforte del \u2019500 nel vecchio ufficio dell\u2019ex direttore generale Antonio Vigni, il “mandate agreement” di Alexandria<\/strong>, il manuale di istruzioni che permette di decriptare quel derivato-rompicapo, partorito per occultare le perdite dopo Antonveneta. Quella scoperta \u00e8 il sasso che provoca la valanga dei processi a Siena e a Milano. Saranno oggetto della prossima puntata, qui si parla solo del processo di Siena, concluso nel 2014 con la condanna a 3 anni e mezzo per Mussari, Vigni e l\u2019ex capo della finanza Baldassarri. Condanna poi riformata in appello.\u00a0<\/span>[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”1396″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]La priorit\u00e0 per Profumo e Viola \u00e8 \u00abcontinuare a tenere in vita la banca\u00bb<\/strong>, che ha disperato bisogno di capitale. Si comincia a febbraio 2013 con l\u2019emissione di nuovi strumenti finanziari per 4 miliardi e 100 milioni, 1,9 miliardi per estinguere i Tremonti Bond. Bisogna aggredire anche i costi, ridurre la montagna di crediti deteriorati che a fine 2014 erano di 44,5 miliardi di euro, e chiudere i derivati Alexandria e Santorini, vere bombe a orologeria piazzate nei bilanci. Viola rivendicher\u00e0, in sede di processo a Milano, di aver chiuso in anticipo, tra 2013 e 2015, le due operazioni (unwinding<\/em> \u00e8 il termine tecnico), con 220 milioni di euro di minor costo per Santorini e 440 milioni per Alexandria. A condizioni pi\u00f9 favorevoli, qualche miliardo di euro, rispetto ai tempi di chiusura pretesi dal “grande accusatore” Giuseppe Bivona.<\/p>\n <\/p>\n Ma sono i due aumenti di capitale i macigni che pesano sulla governance Profumo-Viola<\/strong>. Il primo parte a giugno 2014, dopo il rinvio voluto dalla Fondazione. 5 miliardi di euro, 214 azioni nuove ogni 5 vecchie. Il 4 luglio il Monte comunica che i 5 miliardi di nuove azioni sono stati sottoscritti interamente e che rimborser\u00e0 3 miliardi e 455 milioni degli strumenti finanziari con il Governo. Ma i crediti deteriorati crescono, i conti traballano e il bilancio 2014 si chiude con una perdita di 5 miliardi e 340 milioni. Serve un nuovo aumento da 3 miliardi, la Bce lo pretende. A maggio 2015 viene lanciata l\u2019offerta con uno sconto del 38,9 percento sul prezzo di 1,17 euro per le nuove azioni. Il Tesoro acquista quasi il 10 percento delle azioni, pagamento di interessi dei Monti bond. Lo Stato rientra nel capitale Mps. Il 6 agosto 2015 Alessandro Profumo si dimette da presidente. Al suo posto Massimo Tononi.[\/vc_column_text][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_id=”Antonella-Mansi” z_index=””][vc_column][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” z_index=””][vc_column][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_empty_space][vc_column_text]\u00abNon potete chiederci di fare crollare proprio noi l\u2019edificio che ci \u00e8 stato affidato dalla legge<\/strong>. Questa \u00e8 la ragione del nostro preannunciato voto contrario alla deliberazione di esecuzione immediata dell\u2019aumento di capitale\u00bb. Il 28 dicembre 2013, all\u2019assemblea di Banca Mps convocata per l\u2019aumento di capitale da 5 miliardi, la presidente della Fondazione<\/strong> Antonella Mansi<\/strong>, nominata a fine agosto a sorpresa dai deputati generali, si oppose con fermezza alle richieste dei vertici della Banca, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, che volevano il s\u00ec immediato all\u2019aumento .<\/p>\n <\/p>\n \u00abLa Fondazione, cos\u00ec come tutti gli azionisti, \u2013 disse la presidente Mansi \u2013 subirebbe danni irreparabili dalla conversione in azioni dei titoli sottoscritti dal Governo. Mentre la banca continuerebbe a esistere\u00bb. All\u2019epoca Palazzo Sansedoni aveva il 33 percento del capitale Mps. \u00abSono i motivi \u2013 fu la proposta alternativa della Fondazione \u2013 che hanno portato l\u2019Ente a chiedere una deliberazione che confermi il pieno appoggio all\u2019aumento di capitale, da eseguirsi per\u00f2 a partire da maggio del 2014\u00bb.[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”1215″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=”” qode_hover_animation=”zoom_in”][vc_empty_space][vc_column_text]A giugno Antonella Mansi si dimise da presidente della Fondazione<\/strong>. Cosa ricorda di quegli 11 mesi a Palazzo Sansedoni?<\/strong><\/p>\n \u00ab\u00c8 stato un anno durissimo, molto importante per me sia a livello personale che professionale \u2013 risponde oggi Antonella Mansi \u2013 e cruciale per il territorio senese. Ricordo con chiarezza le solitudini e le battaglie delle persone che hanno combattuto con me\u00bb. Quel giorno sfid\u00f2 i grandi banchieri e l\u2019alta finanza? \u00abAbbiamo combattuto “per”, non “contro” qualcuno. La vera novit\u00e0 di quella operazione era di averla fatta per il bene della Fondazione. Cosa che era nelle mie responsabilit\u00e0 ma anche nelle mie convinzioni\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n Fu trattata con sufficienza dai vertici della Banca?<\/strong><\/p>\n \u00abNon vorrei rivangare quell\u2019assemblea. L\u2019ho vissuta da prima donna alla guida della Fondazione Mps e per ora sono rimasta l\u2019unica. Ho salutato con piacere che anche Banca Mps poi abbia avuto due presidenti donna\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n Dopo il rinvio, trov\u00f2 i capitali necessari per l\u2019aumento grazie all\u2019accordo con Btg Pactual e Fintech?<\/strong><\/p>\n \u00abQuando un progetto finanziario ha valore \u00e8 pi\u00f9 facile condurlo in porto, coinvolgendo altri soggetti. La primavera 2014 era una fase particolarmente propizia, sicuramente di pi\u00f9 rispetto a dicembre. Maturarono prospettive concrete e torn\u00f2 l\u2019interesse di soggetti finanziari importanti. Fu un momento tutto sommato fortunato, che ha consentito la ripartenza della Fondazione e ha evitato il crollo\u00bb.[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]A giugno and\u00f2 via perch\u00e9 sapeva che l\u2019aumento da 5 miliardi non sarebbe bastato? O semplicemente perch\u00e9 era stanca della battaglia Mps?<\/strong><\/p>\n \u00abPer nessuno dei due motivi. Il territorio senese mi aveva chiesto un intervento in un momento drammatico, io ho risposto da “civil servant”. Quella fase storica era completata con il risanamento. Nessuno \u00e8 buono per qualsiasi cosa, solo per fare i compiti per i quali siamo chiamati. A me \u00e8 costato moltissimo portare a termine quel passaggio in Fondazione. Sono stati mesi di tensioni, di paure, di preoccupazioni e di distacco dal mio lavoro in azienda. Non ce l\u2019avrei fatta senza il sostegno dei dipendenti della Fondazione e della mia famiglia. Sono stata chiamata a fare un\u2019operazione, l\u2019ho fatta e poi sono tornata in azienda\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n Se la Fondazione Mps avesse provato a vendere i diritti delle azioni a dicembre 2013 non avrebbe incassato nulla<\/strong>. A marzo 2014, passate le turbolenze, la presidente Mansi firm\u00f2 un accordo con Btg Pactual (2 percento delle azioni) e Fintech (4,5 percento), a 23,75 centesimi per azione, oltre a cedere una bella fetta a Morgan Stanley. Scese dal 33 al 2,5 percento del capitale Mps, ritrov\u00f2 un po\u2019 di patrimonio. Poi nel 2015 la Banca lanci\u00f2 il nuovo aumento da 3 miliardi. Ma Antonella Mansi non era pi\u00f9 in Fondazione. Al suo posto Marcello Clarich.[\/vc_column_text][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][vc_column][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_id=”David-Rossi” z_index=””][vc_column][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” z_index=””][vc_column][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″ offset=”vc_hidden-xs”][vc_raw_html]JTNDc2NyaXB0JTIwc3JjJTNEJTI3aHR0cHMlM0ElMkYlMkZnZW8uZGFpbHltb3Rpb24uY29tJTJGcGxheWVyJTJGeDd5OGEuanMlMjclMjBkYXRhLXZpZGVvJTNEJTI3eDg5M2d1NiUyNyUyMGRhdGEtcGFyYW1zJTNEJTI3Y3VzdG9tQ29uZmlnJTVCY3VzdG9tUGFyYW1zJTVEJTNEYWR2b24lMjZtdXRlJTNEZmFsc2UlMjclM0UlM0MlMkZzY3JpcHQlM0U=[\/vc_raw_html][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][vc_row_inner row_type=”row” type=”full_width” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner offset=”vc_hidden-lg vc_hidden-md vc_hidden-sm”][vc_raw_html]JTNDc2NyaXB0JTIwc3JjJTNEJTI3aHR0cHMlM0ElMkYlMkZnZW8uZGFpbHltb3Rpb24uY29tJTJGcGxheWVyJTJGeDd5OGEuanMlMjclMjBkYXRhLXZpZGVvJTNEJTI3eDg5M2d1NiUyNyUyMGRhdGEtcGFyYW1zJTNEJTI3Y3VzdG9tQ29uZmlnJTVCY3VzdG9tUGFyYW1zJTVEJTNEYWR2b24lMjZtdXRlJTNEZmFsc2UlMjclM0UlM0MlMkZzY3JpcHQlM0U=[\/vc_raw_html][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” z_index=””][vc_column][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_empty_space][vc_column_text]La sera del 6 marzo 2013 la cronaca finanziaria della crisi del Monte dei Paschi diventa anche cronaca nera<\/strong>. David Rossi, capo della comunicazione della Banca, per dodici anni al fianco di Giuseppe Mussari, prima in Fondazione poi a Rocca Salimbeni, precipita dalla finestra del suo ufficio e muore. Per lunghi minuti \u00e8 agonizzante nel vicolo dietro la Rocca, le telecamere riprendono il corpo a terra, qualcuno che si affaccia nel vicolo, i dirigenti e i colleghi del Monte che si avvicinano al cadavere.<\/p>\n <\/p>\n Quella sequenza, il racconto di quella sera, l\u2019arrivo di Carolina Orlandi, figlioccia di David Rossi, il comportamento dei colleghi, sono stati vivisezionati da tante inchieste giudiziarie e televisive, hanno fatto da base per diversi libri, ognuno con una tesi.[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”1217″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=”” qode_hover_animation=”zoom_in”][vc_empty_space][vc_column_text]Le due inchieste aperte dalla procura di Siena sono state archiviate con la tesi del suicidio<\/strong>; idea che partiva da quella perquisizione nell\u2019ufficio e a casa di David Rossi, il 19 febbraio 2013, cos\u00ec come nelle case dell\u2019ex presidente Mussari e dell\u2019ex dg di Banca Mps, Antonio Vigni, nell\u2019ambito delle indagini per l\u2019acquisizione di Banca Antonveneta. Pequisizione che avrebbe alimentato le paure di David sul suo futuro in Banca.<\/p>\n <\/p>\n Alla battaglia mediatica sulla morte, si \u00e8 affiancata la bufera sui presunti festini a luci rosse<\/strong>, innescata da un\u2019intervista a Le Iene dell\u2019ex sindaco Pierluigi Piccini. La procura di Genova apre un fascicolo, si sentono tanti testimoni e alla fine sancisce l\u2019assenza di collegamenti tra i presunti festini e le indagini della procura. A inizio 2021 viene istituita la commissione parlamentare d\u2019inchiesta sulla morte di David. Che ha gi\u00e0 sentito tanti testimoni e ha sollevato nuovi dubbi su quella morte. La domanda cruciale resta il perch\u00e9 Rossi \u00e8 morto. Pi\u00f9 del come.<\/strong>[\/vc_column_text][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_empty_space][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=”” el_class=”accordion-indice-articoli”][vc_column_inner width=”1\/3″][vc_single_image image=”1319″ img_size=”full” onclick=”custom_link” img_link_target=”_blank” qode_css_animation=”” link=”https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/covidfuturo\/”][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/3″][vc_single_image image=”1324″ img_size=”full” onclick=”custom_link” img_link_target=”_blank” qode_css_animation=”” link=”https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/mafiatoscana\/”][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/3″][vc_single_image image=”1330″ img_size=”full” onclick=”custom_link” img_link_target=”_blank” qode_css_animation=”” link=”https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/costaconcordia\/”][vc_empty_space][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][vc_empty_space height=”64px”][\/vc_column][\/vc_row]<\/p>\n<\/div>","protected":false},"excerpt":{"rendered":" [vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” css=”.vc_custom_1647508353463{background-image: url(https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-content\/uploads\/sites\/13\/2022\/03\/BassaRoccaNotturna1500x.jpg?id=1372) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}” z_index=”” el_class=”fullwidth-box” background_image=”985″][vc_column][vc_empty_space height=”64px” el_class=”header-image-space”][vc_column_text] Dietro le quinte [\/vc_column_text][vc_empty_space height=”24px”][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_class=”inline-menu” z_index=””][vc_column][vc_raw_html]JTVCbWVudSUyMG5hbWUlM0QlMjJNYWluTWVudSUyMiU1RA==[\/vc_raw_html][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid”…<\/p>\n","protected":false},"author":13,"featured_media":1404,"parent":0,"menu_order":0,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","template":"full_width.php","meta":{"footnotes":""},"class_list":["post-1194","page","type-page","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/1194","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/pages"}],"about":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/types\/page"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/users\/13"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1194"}],"version-history":[{"count":17,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/1194\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":1267,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/1194\/revisions\/1267"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/media\/1404"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1194"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}\u00abNon chiedeteci di far crollare la Fondazione. Cos\u00ec rinviai l’aumento di capitale da 5 miliardi\u00bb<\/h2>\n
I ricordi di Antonella Mansi, presidente per undici mesi a Palazzo Sansedoni: \u00abUn’assemblea drammatica, una battaglia per il territorio\u00bb<\/h3>\n
La morte di David Rossi<\/h2>\n
Tante inchieste ma i dubbi restano. Due archiviazioni per suicidio, la storia dei festini, la commissione parlamentare<\/h3>\n
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