{"id":1194,"date":"2022-03-15T15:01:15","date_gmt":"2022-03-15T14:01:15","guid":{"rendered":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/?page_id=1194"},"modified":"2022-04-28T10:53:23","modified_gmt":"2022-04-28T08:53:23","slug":"ambiente","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/ambiente\/","title":{"rendered":"L’ambiente"},"content":{"rendered":"
[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” css=”.vc_custom_1650470693949{background-image: url(https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-content\/uploads\/sites\/16\/2022\/04\/iStock-1313986491-3.jpg?id=1565) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}” z_index=”” el_class=”fullwidth-box” background_image=”985″][vc_column][vc_empty_space height=”64px” el_class=”header-image-space”][vc_column_text]<\/p>\n
[\/vc_column_text][vc_empty_space height=”88px” el_class=”mb-space”][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_class=”inline-menu” z_index=””][vc_column][vc_raw_html]JTVCbWVudSUyMG5hbWUlM0QlMjJSaWZpdXRpVG9zY2FuYSUyMiU1RA==[\/vc_raw_html][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=”” el_class=”accordion-indice-articoli”][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_empty_space]
[\/vc_column_text] <\/div>\n<\/div><\/div>[vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][vc_separator type=”normal”][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_id=”La-raccolta-differenziata” z_index=””][vc_column][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n
[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n
[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_empty_space][vc_column_text]Organico, plastica, carta e cartoni, vetro e lattine. La raccolta differenziata \u00e8 entrata nelle abitudini delle famiglie toscane<\/strong>. Molti ci credono anche se resiste una sacca di indifferenza. Eppure il credo \u201cognuno pu\u00f2 dare il suo contributo\u201d ben si lega alla selezione degli scarti urbani. Davvero l’impegno dei cittadini \u00e8 immediatamente visibile nel monte rifiuti dei Comuni. E spesso anche nel conto Tari che arriva a casa.<\/p>\n <\/p>\n A fine 2021 sono stati presentati i dati sulla raccolta differenziata in Toscana.<\/strong> Con qualche miglioramento che regala ottimismo per una possibile crescita diffusa verso il tetto minimo del 65 % che doveva essere raggiunto gi\u00e0, nel lontano 2012.<\/p>\n <\/p>\n Sale ancora di quasi due punti percentuali il dato 2020 della raccolta differenziata in Toscana, passando dal 60,22 per cento del 2019 al 62,12 per cento<\/strong>. La percentuale aumenta con un trend confrontabile al periodo precedente al 2019 e in progressivo avvicinamento all\u2019obiettivo di raccolta differenziata del 65 per cento. Cresce anche il numero dei Comuni virtuosi, e questo nonostante gli effetti della pandemia e delle relative restrizioni, che hanno determinato segni negativi nella produzione totale e nel dato pro capite dei rifiuti urbani, in particolare nella componente non differenziata.[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”1576″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]Sono gli elementi principali che emergono dai dati relativi alla certificazione delle raccolte differenziate riferiti al 2020<\/strong>, elaborati dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse.<\/p>\n <\/p>\n Se nel 2019 la produzione di rifiuti urbani, in Toscana si era attestata a 898.625 tonnellate, nel 2020 ha raggiunto 809.797 tonnellate<\/strong>. Tradotto in quantitativi generati da ciascun cittadino\/a significa circa 617 Kg nel 2019 e 587 Kg nel 2020, 30 Kg in meno rispetto all’anno precedente e posizionando la nostra regione, dopo molti anni, sotto la soglia dei 600 Kg abitante anno. La media nazionale per il 2020, invece, si \u00e8 attestata a 488 Kg abitante, quindi ogni cittadino toscano ha prodotto, nell’anno di inizio della pandemia, 99 kg di rifiuti urbani in pi\u00f9 rispetto alla media nazionale.<\/p>\n <\/p>\n Per quanto riguarda i dati relativi alle singole province toscane, la situazione si presenta variegata<\/strong>: Massa Carrara, Lucca, Livorno e Grosseto rimangono al di sopra dei 600 kg abitante annuo mentre Pistoia fa registrare il dato pi\u00f9 basso, 544 kg abitante anno, seguita da Pisa, 552, kg abitante anno, e Firenze, 558 kg abitante anno. Il capoluogo toscano, destinazione turistica per eccellenza, passa da una produzione pro capite pari a 604, nel 2019, a 558 kg abitante anno nel 2020, con una differenza di 46 kg anno per cittadino.[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”1578″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]Secondo la ricerca di ref presentata a Firenze in un recente convegno organizzato da Confindustria Toscana e da Confservizi Cispel Toscana la gestione attuale dei rifiuti urbani fa ancora troppo affidamento sullo smaltimento in discarica<\/strong>, peraltro in crescita<\/strong>: ci\u00f2 ha consentito di offrire sbocchi e calmierare i costi, ma allontanato gli obiettivi al 2035. Secondo Ref, \u00abper raggiungere gli obiettivi di riciclaggio e smaltimento occorrer\u00e0 dotarsi di nuova impiantistica di chiusura del ciclo e sostenere gli impianti per il trattamento Forsu\u00bb (parte organica degli scarti). In generale \u00abla gestione dei rifiuti speciali \u00e8 in deficit\u00bb; anche i rifiuti prodotti dalle attivit\u00e0 economiche potrebbero essere gestiti in modo pi\u00f9 efficiente in regione. Nel complesso, tra urbani e speciali, il fabbisogno di impianti per la chiusura del ciclo \u00e8 di almeno 600 mila tonnellate.<\/p>\n <\/p>\n Gli obiettivi<\/strong>. Occorre assicurare l\u2019autosufficienza regionale nel trattamento e smaltimento del Rur (rifiuto urbano residuo); centrare i target di discarica e conseguire benefici economici e ambientali; rispetto all\u2019export fuori regione lo \u00abScenario di autosufficienza\u00bb consente di abbattere di 2\/3 le emissioni di CO2 rispetto al 2019 e ridurre i costi di trattamento e smaltimento con risparmi per 36 milioni di euro all\u2019anno (tra minori costi dei trattamento e smaltimento e emissioni evitate).<\/p>\n <\/p>\n Gli investimenti negli impianti generano ricadute economiche ed occupazionali<\/strong>: 1. 830 milioni di investimenti attivati, 2. 1.700 milioni di Pil creato, 2.600 occupati all\u2019anno, tra diretti e indiretti, nel periodo 2023-2030.[\/vc_column_text][vc_column_text]L’autosufficienza degli impianti offre scenari particolarmente positivi<\/strong>. Perch\u00e9 l\u2019autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani e dei principali flussi critici di rifiuti speciali \u00e8 \u00abun fattore di sicurezza di sistema\u00bb. La Toscana \u00abnon deve dipendere da impianti collocati in altre regioni o in altri Paesi, europei e non europei, e non pu\u00f2 dipendere dalle proprie discariche se non nei limiti di legge (10% dei rifiuti urbani)\u00bb. La garanzia di uno sbocco per trattamenti e smaltimenti \u00e8 \u00abun elemento nevralgico della competitivit\u00e0 dei territori\u00bb. Le \u201cemergenze rifiuti\u201d generano incertezza e costi. L\u2019autosufficienza \u00e8 \u00abun presidio di legalit\u00e0 e trasparenza: la mancanza di impianti e lunghe catene di intermediazione sono terreno fertile per le organizzazioni criminali\u00bb conclude l’analisi Ref.[\/vc_column_text][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” z_index=””][vc_column][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″ offset=”vc_hidden-xs”][vc_raw_html]JTNDc2NyaXB0JTIwc3JjJTNEJTI3aHR0cHMlM0ElMkYlMkZnZW8uZGFpbHltb3Rpb24uY29tJTJGcGxheWVyJTJGeDhsOGEuanMlMjclMjBkYXRhLXZpZGVvJTNEJTI3eDhhZGsxNiUyNyUyMGRhdGEtcGFyYW1zJTNEJTI3Y3VzdG9tQ29uZmlnJTVCY3VzdG9tUGFyYW1zJTVEJTNEYWR2b24lMjZtdXRlJTNEZmFsc2UlMjclM0UlM0MlMkZzY3JpcHQlM0U=[\/vc_raw_html][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][vc_row_inner row_type=”row” type=”full_width” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner offset=”vc_hidden-lg vc_hidden-md vc_hidden-sm”][vc_raw_html]JTNDc2NyaXB0JTIwc3JjJTNEJTI3aHR0cHMlM0ElMkYlMkZnZW8uZGFpbHltb3Rpb24uY29tJTJGcGxheWVyJTJGeDhsOGEuanMlMjclMjBkYXRhLXZpZGVvJTNEJTI3eDhhZGsxNiUyNyUyMGRhdGEtcGFyYW1zJTNEJTI3Y3VzdG9tQ29uZmlnJTVCY3VzdG9tUGFyYW1zJTVEJTNEYWR2b24lMjZtdXRlJTNEZmFsc2UlMjclM0UlM0MlMkZzY3JpcHQlM0U=[\/vc_raw_html][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_id=”Mobilita-sostenibile” z_index=””][vc_column][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_separator type=”normal” up=”32″ down=”32″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” z_index=””][vc_column][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2\/3″][vc_empty_space][vc_column_text]Le fabbriche di idrogeno o di metanolo. La Regione Toscana si ispira a questo obiettivo per chiudere il cerchio dell\u2019economia circolare<\/strong>. Limitare al massimo gli scarti non riutilizzabili, elevare alla massima potenza il riciclo, produrre dal ciclo di trasformazione chimica sostanze “spendibili” per alimentare mezzi e strumenti.<\/p>\n <\/p>\n Per capire la rivoluzione l\u2019Enea, l\u2019Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l\u2019energia e lo sviluppo economico sostenibile<\/strong>, ci offre una lettura dettagliata su come produrre combustibili gassosi come idrogeno e metano dai rifiuti solidi urbani, plastiche non riciclabili e biomasse, senza emissioni inquinanti e con l\u2019utilizzo di energia rinnovabile. Il nuovo processo \u00e8 stato sviluppato e brevettato dai ricercatori Enea dei Dipartimenti Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili e fusione e tecnologie per la Sicurezza nucleare.<\/p>\n <\/p>\n \u00abIl nostro obiettivo \u00e8 quello di produrre combustibili puliti<\/strong> come l\u2019idrogeno o miscele idrogeno\/metano partendo da materiali a base carboniosa di basso valore, attraverso un processo che utilizza energia rinnovabile e che non emette sostanze inquinanti nell\u2019ambiente. Si tratta quindi di una via puramente termochimica per la produzione di idrogeno e al tempo stesso per la valorizzazione energetica dei rifiuti\u00bb, spiega il ricercatore Enea Alberto Giaconia, inventore del brevetto insieme a Silvano Tosti, Giampaolo Caputo e Alfonso Pozio.[\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”1513″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=”” qode_hover_animation=”zoom_in”][vc_empty_space][vc_column_text]A differenza dei comuni processi di gassificazione e combustione, questo trattamento si basa su un\u2019operazione di \u201cidrogassificazione\u201d che consiste nel trattare il rifiuto grezzo, anche umido, con idrogeno<\/strong>. \u00abDi fatto, l\u2019idrogassificazione permette di convertire il rifiuto in metano utilizzando idrogeno. Il metano viene poi trattato in un processo sostenuto con calore proveniente da fonti rinnovabili\u00bb, prosegue Giaconia. I prodotti ottenuti sono la CO2 in forma concentrata che, a differenza di quella ottenuta dai normali processi combustione, \u00e8 facilmente separabile per essere eventualmente trasportata e riutilizzata, e l\u2019idrogeno, parte del quale andr\u00e0 ad alimentare (come reagente) il processo di idrogassificazione.<\/p>\n <\/p>\n L\u2019idrogeno prodotto in eccesso rappresenter\u00e0 il combustibile \u201cpulito\u201d generato dal processo<\/strong>, che potrebbe essere immesso in un mercato emergente fortemente promosso dal piano di resilienza, come ad esempio il settore della mobilit\u00e0 sostenibile e dell\u2019industria, spiegano i ricercatori Enea.<\/p>\n <\/p>\n \u00abPossiamo prevedere che il processo sia vantaggioso anche a livello economico perch\u00e9 utilizziamo un rifiuto per ottenere un combustibile commerciale<\/strong>\u00bb. Basti pensare a quanto un Comune paghi per esportare rifiuti che invece potrebbero essere valorizzati o per portarli in discarica. \u00abLa trasformazione inoltre prevede l\u2019immagazzinamento di energia rinnovabile con un sistema relativamente semplice e con elevata efficienza\u00bb, conclude Giaconia.[\/vc_column_text][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/6″][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][\/vc_column][vc_column][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_empty_space][vc_empty_space][vc_column_text]<\/p>\n [\/vc_column_text][vc_empty_space][vc_row_inner row_type=”row” type=”grid” text_align=”left” css_animation=”” el_class=”accordion-indice-articoli”][vc_column_inner width=”1\/3″][vc_single_image image=”1477″ img_size=”full” onclick=”custom_link” img_link_target=”_blank” qode_css_animation=”” link=”https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/mafiatoscana\/”][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/3″][vc_single_image image=”1479″ img_size=”full” onclick=”custom_link” img_link_target=”_blank” qode_css_animation=”” link=”https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/covidfuturo\/”][vc_empty_space][\/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1\/3″][vc_single_image image=”1585″ img_size=”full” onclick=”custom_link” img_link_target=”_blank” qode_css_animation=”” link=”https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/montedeipaschi\/”][vc_empty_space][\/vc_column_inner][\/vc_row_inner][vc_empty_space height=”64px”][\/vc_column][\/vc_row]<\/p>\n<\/div>","protected":false},"excerpt":{"rendered":" [vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” css=”.vc_custom_1650470693949{background-image: url(https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-content\/uploads\/sites\/16\/2022\/04\/iStock-1313986491-3.jpg?id=1565) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}” z_index=”” el_class=”fullwidth-box” background_image=”985″][vc_column][vc_empty_space height=”64px” el_class=”header-image-space”][vc_column_text] La Toscana e il ciclo dei rifiuti, tra business, ambiente e opportunit\u00e0 [\/vc_column_text][vc_empty_space height=”88px” el_class=”mb-space”][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” el_class=”inline-menu”…<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":1592,"parent":0,"menu_order":0,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","template":"full_width.php","meta":{"footnotes":""},"class_list":["post-1194","page","type-page","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/1194","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/pages"}],"about":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/types\/page"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1194"}],"version-history":[{"count":20,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/1194\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":1597,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/1194\/revisions\/1597"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/media\/1592"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/inchieste.quotidiano.net\/rifiutitoscana\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1194"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}Cos\u00ec si chiude il cerchio dell’economia circolare<\/h3>\n
Dagli scarti le sostanze per la mobilit\u00e0 sostenibile<\/h2>\n
L’Enea ha messo a punto un brevetto per la valorizzazione dei rifiuti<\/h3>\n
Potrebbe interessarti anche<\/h3>\n